LA STORIA

ARCH. RENATO AMATURO

Casa alla Farnesina, 1958

“…Le opere di Amaturo mi hanno sorpreso per l’esattezza del limite: per aver pensato al dopo fin dal principio, con pacatezza e con avvedutezza. Profittando delle norme edilizie che concedono ai “villini” di fregiarsi di attici e superattici, fare della casa alla Farnesina, a Roma, un gioco di incastro di volumi atti ad identificare e ad esaltare la differenza delle piante dei vari piani: ecco un’altra tentazione. Ma, anche qui, l’architetto

ha preferito chiudere tutto con le linee terminali della copertura, in una unità nella quale la varietà delle aperture è sì avvertita, ma ritorna logica e spontanea e inserita nel contesto. Questo è l’impegno del limite, che è presente anche nell’ottima scelta dei materiali e nella esemplare esecuzione; questo voler mostrarsi “professionista” fa invece di Amaturo proprio un Architetto…”